Nel 1995 una sua parte, di circa 1021 ettari, è stata dichiarata dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
Tale riconoscimento è dovuto ai suoi monumenti che testimoniano le varie culture che si sono succedute nel tempo.
Inoltre, la peculiarità del centro storico di Napoli, sta nella conservazione, quasi totale, e nell’uso del tracciato viario risalente all’epoca greca.
Crocevia tra via Port’Alba, via San Sebastiano e via Santa Maria di Costantinopoli, la piazza (di forma rettangolare) deve il suo nome alla vicinanza rispetto al Conservatorio di San Pietro a Majella.
Qui, infatti, hanno studiato alcuni tra i più famosi compositori italiani, tra cui spicca quello di Vincenzo Bellini.
La piazza, circondata da palazzi monumentali dei secolo XVI e XVII, ospita alcuni resti delle mura della Neapolis greca scoperti nel 1954.
Questa chiesa, oggi sconsacrata, è tra i musei più importanti di Napoli.
Deve il suo nome alla vicinanza al palazzo di famiglia dei principi di Sansevero. A separare le due strutture c’è un vicolo, una volta sormontato da un ponte, che consentiva l’accesso privato al luogo di culto ai membri della famiglia.
Al suo interno è possibile ammirare il Cristo Velato. La scultura marmorea, opera di Giuseppe Sanmartino, è famosa in tutto il mondo per il velo presente sul volto del Cristo morto.
Altra peculiarità della Cappella è il marmo policromo del pavimento. Il disegno labirintico rappresenta la difficoltà del percorso che compie l’uomo per arrivare alla conoscenza.
Indirizzo: Via Francesco De Sanctis 19-21
Il MANN (Museo Archeologico Nazionale di Napoli) è famoso in tutto il mondo per le numerose opere risalenti alla civiltà greco-romana e la sua sezione egizia.
L’edificio, costruito nel 1585, nasce come caserma di cavalleria.
Gli importanti lavori di restauro, avviati nel 2012, prevedono una nuova organizzazione delle collezioni e la sistemazione di nuove raccolte che non avevano ancora trovato spazio nella struttura.
Indirizzo: Piazza Museo 19
