Ma oltre a questi posti ce ne sono altri, sparsi all’interno della città, ad avere storie e vicende enigmatiche.
Alcuni di questi sono famosi in tutto il mondo, ma in pochi conoscono miti e leggende legati a questi luoghi.
Famoso per la sua suggestiva posizione all’interno del golfo di Napoli, il Castel Dell’Ovo deve il suo nome, secondo un’antica leggenda, al poeta latino Virgilio.
Egli avrebbe nascosto, nell’edificio, un uovo magico il cui potere era quello di mantenere in piedi l’intera fortezza.
Oltre che il crollo del castello la rottura dell’uovo avrebbe provocato anche altre calamità sulla città di Napoli.
Donna Anna Carafa, residente nel palazzo e moglie del duca di Medina Coeli, era solita organizzare feste che ospitavano i nobili spagnoli e napoletani di fine 600.
Nelle credenze popolari Donna Anna viene spesso confusa, visto il suo amore per la vita mondana, con la controversa regina Giovanna D’Angiò.
Figlia di Carlo D’Angiò, Giovanna era solita incontrare i suoi giovani amanti, scelti tra prestanti pescatori, per delle notti d’amore all’interno del palazzo. Il mattino successivo si “liberava” di loro facendoli precipitare a mare dal palazzo.
La leggenda narra che le anime dei pescatori si aggirino all’interno della dimora.
L’isolotto della Gaiola (il cui nome proviene dal latino cavea, ovvero «piccola grotta») è una delle isole più piccole di Napoli e si trova giusto di fronte la costa di Posillipo.
Una villa abbandonata sorge sull’isolotto della Gaiola.
I pescatori della zona raccontano che, tale villa, sia frequentata dal fantasma di una donna morta (negli anni ’20), in circostanze misteriose, dopo aver scoperto il tradimento del marito.
